Cari Sostenitori,
Cari Amici,
Augurandoci che tutti Voi e i Vostri cari stiate bene, volevamo aggiornarVi sulla situazione relativa alla nostra comunità a Nchiru durante questo difficile periodo di emergenza sanitaria dettata dalla pandemia di Covid-19 che purtroppo ha colpito anche il Kenya con il primo caso annunciato ufficialmente dal governo keniota il 13 marzo 2020.
Ad oggi ufficialmente il Kenya ha annunciato 7886 casi di Covid-19 (dato al 5 luglio 2020, purtroppo in costante aumento). Per fortuna non sono ancora tanti ma bisogna purtroppo tenere in considerazione che sono molto pochi i tamponi effettuati e pertanto è difficile conoscere la situazione attuale reale di diffusione del virus. Con i primi casi di contagio il governo keniota, oltre a chiudere i confini, ha implementato numerose misure molto simili alle nostre con un lockdown totale con coprifuoco dalle ore 19:00 alle ore 5:00 (dal 7 giugno ridotto dalle ore 21:00 alle ore 4:00). La preoccupazione è ancora molta perché il mantenimento delle distanze è molto difficile in quanto molte persone vivono in pochi metri quadrati. Inoltre spesso l’igiene è carente e manca l’acqua potabile. La struttura ospedaliera è a pagamento ed è ridotta ai minimi termini. Basti pensare che prima dell’inizio della pandemia in Kenya (circa 42milioni di abitanti) c’erano solo 57 posti letti in cure intense (come in Ticino)! Per il momento la situazione è più critica nelle grandi città, in modo particolare a Nairobi (distante circa 230 km dai nostri villaggi che sono ubicati a 12 km dalla città di Meru) e a Mombasa. Infine il lockdown sta provocando un incremento della criminalità comune e pertanto il rischio di gravi tensioni sociali è molto elevato.
Per proteggere al meglio i nostri ospiti abbiamo chiuso il più possibile l’accesso ai nostri villaggi (San Francesco per i maschi, Santa Clara per le femmine e Santa Filomena per i bambini/e HIV) ed incrementato, per la sicurezza alimentare, le riserve di cibo nei nostri magazzini (in modo particolare abbiamo oggi scorte di generi alimentari che coprono il nostro fabbisogno fino alla fine di ottobre, con possibilità di estendere tale copertura fino alla fine dell’anno), perché purtroppo a oggi la possibilità che il virus possa provocare una catastrofe non è ancora esclusa. Malauguratamente il prezzo di acquisto dei generi alimentari è lievitato e pertanto il budget previsto per l’anno in corso non sarà sufficiente.
Per fortuna tutti i nostri bambini e bambine (oltre 1000) stanno bene, per il momento la situazione è sotto controllo. A tutti i nostri ospiti siamo in grado di offrire vitto, alloggio, istruzione, abbigliamento, sicurezza e cure mediche soprattutto per i bambini/e sieropositivi/e (185, dato di marzo 2020) che necessitano di assumere tutti i giorni l'antiretrovirale.
Come già comunicatoVi la nostra Associazione si prefigge anche l’obiettivo di rendere il più possibile autosufficienti coloro che vengono aiutati. Per questo motivo siamo particolarmente impegnati anche nella realizzazione di progetti mirati nel campo dell’allevamento e della coltivazione. Purtroppo a causa dell’invasione di locuste e della pandemia, quest’anno avremo molte più difficoltà a coltivare i nostri campi ed abbiamo dovuto anche sospendere gli investimenti previsti per il 2020.
Per ulteriori informazioni rimaniamo a disposizione nella speranza che questa situazione si risolva presto.
A Voi ed a tutti i Vostri cari giunga il nostro fraterno e riconoscente abbraccio.